Cuori malleabili,
sguardi tiepidi di cortesia,
situazioni facili,
la tua strada non è più la mia.
Non scendo, vacci tu!
Non scendo, torno su.
Una festa orribile –
fiori finti, finta gioventù,
in un vecchio stabile
gli occhi attenti della servitù
dove si nascondono
sotto il trucco i segni dell'età
mentre i topi ballano
aspettando il gatto che verrà.
Non scendo, vacci tu!
Non scendo, torno su.
Non scendo, vacci tu!
Non scendo, torno su.
Carcasse d'automobili
e il mio pony che non cresce mai –
ricordi degradabili
e difatti, che ricordi hai!
Il rosso, il verde, il nero,
ma il mio cielo che colore ha?
Cerco la chiave del mistero –
di serrature ne ho un'infinità.
Non scendo, vacci tu!
Non scendo, torno su.
Non scendo, vacci tu!
Non scendo, torno su.
Negli occhi dei contabili
un altro zero cosa vuoi che sia.
Se i sogni sono deboli,
innamorarsi sembra una pazzia!
Io in un letto stupido,
lo prometto, non ci cascherò
anche quando è morbido,
anche quando un uomo non ce l'ho!
Non scendo, non scendo, vacci tu!
Non scendo, non scendo, torno su.
Non scendo, vacci tu!
Non scendo, torno su.
Non scendo, vacci tu, vacci tu!
Non scendo, torno su, io torno su, vacci tu!
Cuori malleabili, (Non scendo, vacci tu!)
sguardi tiepidi di cortesia, (Non scendo, torno su.)
situazioni facili,
la tua strada non sarà la mia!
Non scendo, vacci tu!
Torno su.
Non scendo, torno su.
Torno su, vacci tu, torno su.
Io in un letto stupido, (Non scendo, vacci tu!)
lo prometto, non ci cascherò (Non scendo, torno su.)
anche quando è morbido,
anche quando un uomo non ce l'ho!
Non scendo, vacci tu!
Non scendo, torno su.