Passati a miglior vita,
hanno i posti riservati.
Indulgenza garantita e remissione dei peccati.
E San Pietro sulla porta
mi riceve col sorriso,
le canaglie della terra vanno tutte in paradiso.
Ecco il presidente
con la corte e i suoi lacchè
dal comune al delinquente li distingue il savoir-faire.
E al buffet di benvenuto
dittatori e generali
si riempiono la bocca come certi intellettuali.
Ritornello:
Tutti in paradiso, brava gente!
Tutti col sorriso
di chi è sotto una buona stella
così in cielo come in terra.
E tiene banco il baro
con le sue carte truccate,
stupratori e trafficanti hanno nuvole private.
E anime di scorta
sono accolti fra i beati
ora che l'udienza è tolta, tutti assolti e perdonati.
Ed i ladri e gli usurai
hanno angeli custodi,
qualche santo gioca a carte con due onesti truffatori.
E il banchiere che è quassù,
mangia più che all'altro mondo
e banchetti celestiali e mai nessuno paga il conto.
Ritornello:
Tutti in paradiso, brava gente!
Tutti col sorriso
di chi è sotto una buona stella
così in cielo come in terra.
Perché siete laggiù,
vi chiedete che ci fate all'inferno.
Intercediamo da quassù
in compagnia di tutti i santi e del Padre Eterno.
Per il pappone, assessore, assassino,
stupratore, depravato, criminale,
consigliere comunale,
farabutto, faccendiere,
portaborse, cavaliere
e alla fine della canzone
ogni reato in prescrizione.
Ritornello: (×2)
Tutti in paradiso, brava gente!
Tutti col sorriso
di chi è sotto una buona stella
così in cielo come in terra.