A Venezia, città squisita,
Sono arrivato per il Carnevale
Alla locanda sul molo
Ho lasciato dormire il mio cavallo
E stravagante come una maschera
Ho corso dritto al Corso
Cantando nella burrasca
Questo ritornello di Caruso:
“Quando ero giovane in debito
In pizzo, in reggiseno
Passavo per visitare la mia bella
Attraverso camini ed armadi”
Per la strada, la folla,
Una bella signorina
Mi ha detto che era degna
Entrare nella danza con me
La porto via mezza morta
Lei cade tra le mie braccia
Ma sua madre arrabbiata
Ci minaccia e grida là:
Mi porti quindi mia figlia
Cavaliere, cavaliere di guardia
Sono vecchia e senza famiglia
Sono vedova e sono stanca
La vecchia signora in lacrime
Va a lamentarsi ai carabinieri
Spiega ai gendarmi
Che sua figlia se n'è andata a piedi
Ma, ahimè, sono maschere
In gendarmi travestiti
Sul carro della tarasca
Pensano soltanto a divertirsi
La trascinano nel loro giro
Le ripiegano le gonne sul naso
Le dicono che non è bionda
E fingono di ucciderla
Un ballo sta per iniziare
Non sappiamo quando finisce
Tale tarantella
Può durare la metà della notte
Soprattutto quando un inseguimento
Si trasforma in una farandola
E bisogna lasciare subito
Il Corso per la gondola
Il Canal Grande in festa
Ci incita a rallegrare
Ora abbassiamo la testa
Attenzione, è il Ponte dei Sospiri
La notte passa, ci baciamo
Siamo soli su una panchina
O meraviglia, senza la tua vecchia
Sono più felice di San Marco
Ma cosa dico, che prodigio
Siamo rapidamente circondati
E Dogi ci sloggiano
Urlando: andiamo, andiamo!
La felicità è di ogni età
Amici miei, vi invitiamo
Venite a vedere il bellio matrimonio
Di una vecchia e di un Pierrot birichino
Prendi mia figlia, è carina
Ha detto la vecchia e guardami
Sono pazza, mi sposo
Sì, sposo una maschera di gioia
Ma il cielo è diventato rosa
Mi sento un po' confuso
Non volevo tante cose
Solo un po' di divertimento
Bacio la ragazza in lacrime
Mi dice: mi chiamo Sido
Stringo la mano ai gendarmi
Buona giornata, vado a dormire
Da Venezia, città squisita
Ho conservato il dolce ricordo
Di una bella girandola
Di arlecchini e grandi visir
Di un bacio di tortora
Nella follia del Corso
E anche de la tarantella
Che cantava il grande Caruso
Enorme e fantastico
Nelle nozze e nei banchetti
Al dessert apoplettico
Ed i piedi immersi nelle vasche:
“Quando ero giovane in debito
In pizzo, in reggiseno
Passavo per visitare la mia bella
Attraverso camini ed armadi”
Tra la la la...