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Il viaggio: a scaldarci al dolce vino dei chilometri / Dal finestrino del treno / La ferrovia celeste lyrics
Il viaggio: a scaldarci al dolce vino dei chilometri / Dal finestrino del treno / La ferrovia celeste lyrics
turnover time:2024-05-08 07:29:05
Il viaggio: a scaldarci al dolce vino dei chilometri / Dal finestrino del treno / La ferrovia celeste lyrics

(A SCALDARCI AL VINO DOLCE DEI CHILOMETRI)

Ma un mattino, come obbedendo a una musica strana

Cominciammo a pensare al profumo di una terra lontana

Pieni d'illusioni, finalmente andavamo via

A scaldarci al vino dolce dei chilometri, su ogni ferrovia

(DAL FINESTRINO DEL TRENO)

Dal finestrino del treno scivolavano via città, paesi e monti

Volti cari passavano davanti e ora facevo mille confronti

Legami affettuosi, tenuti a mente come piccoli sortilegi

Ora niente, in un passato senza difetti e senza pregi

Parole di ragazzi, conosciuti una sola notte, dentro una stazione

Quando, il mattino dopo, il loro treno andava in un'altra direzione

Dal finestrino del treno ora decifravo la mia vita

Ad ogni galleria m’aggrappavo al vetro con le dita

Andavamo attraverso scompartimenti devastati

Inciampando sopra bagagli ormai dimenticati

Alberi, gelati dalla neve, scorrevano via dal finestrino

Poi qualcosa di tenero e caldo mi venne vicino

Qualcuno che mi toccava con la mano per capire chi ero

La luna per un attimo illuminò un sorriso talmente vero

D'una creatura che abbracciai, obbedendo a un impulso così dolce

Mentre qualcuno diceva: "Sentite come ogni musica si distorce!"

Lei prese le mie mani e se le portò alle guance, adagio

La sensazione di quel calore mi addolcì il cuore come uno strano contagio

Mentre intorno a noi tutto rallentava nel buio di quel vagone

E io capivo che finalmente entravamo in un'altra costellazione

Infatti scendemmo, all'improvviso, sopra uno strano altipiano

Un paese circondato da quattro precipizi, un posto fuori mano

Dove la gente, intorpidita dal caldo, aspettava quieta la sera

Per iniziare i giochi floreali di maggio, le danze alla primavera

Quell'aria densa, tutt'intorno, di campagna e di vendemmia

Quel disordine festante che rendevano l'ordine una bestemmia

E mentre i trattori trasportavano il carro dei re Magi

Guidati da una stella che luccicava, gonfia di dolci presagi

Io già correvo frenetico a corteggiare le ragazze dei dintorni

Immersi in un'atmosfera in cui ogni divieto perdeva i suoi contorni

Eccomi lì a condurle, con qualche ingenuo inganno, in un prato o in un fienile

Oppure a parlare fino all'alba sulla pietra gelida di qualche cortile

Mentre fisarmoniche scordate, sassofoni impazziti, cominciavano a darsi da fare

Per radunare la gente, dopo cena, in qualche piazza ad ascoltare

I rumori delle cucine, le risate, le fontane o le cicale

Dentro una notte così bella, in cui il ricordo del giorno faceva solo male

(LA FERROVIA CELESTE)

Siamo giunti in uno strano paese...

Io ti porterò giù, più giù, più giù

Dove faremo progetti folli e incredibili, ma così belli

Da restituire dignità ai nostri nervi e abbattere quei cancelli

Cresciuti durante gli anni dell’obbedienza

Quando credevamo che sapere fosse abbastanza

Che il solo rifiuto bastasse per far parte dei puri

Mentre i cancelli di un tempo diventavano muri

Io ti porterò giù, più giù, più giù

Dove la scelta di esser veramente liberi ci renderà così diversi!

Incomprensibili agli altri, perfino ai più cari amici

Quelli che parlavano di ritrovarsi ma che ora ci vedono felici

Alla ricerca delle nostre parti mancanti, di un segno

Dei nostri gesti importanti, scontati o risaputi

Noi che non abbiamo più ritegno

Forti dei giochi appena riavuti

Io ti porterò giù, più giù, più giù

Dove scoprirò ed accetterò i miei bisogni

E te li verrò a dire

I miei bisogni ridicoli o sconvolgenti

T’amerò e te lo farò capire

Con tutti i mezzi impossibili

Tutte le parole impronunciabili

Con tutte le carezze più imbarazzanti

Per farti far le tenerezze

Quando hai pudore nel farti avanti

Appena i gesti rifiuteranno le parole

E le nostre immaginazioni avranno finalmente

Un valore

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Emilio Locurcio
  • country:Italy
  • Languages:Italian
  • Genre:Progressive rock, Singer-songwriter
  • Official site:https://ilmanifesto.it/un-destino-amaro/
Emilio Locurcio
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